AlbertoNegli ultimi tempi, ho intensificato la mia presenza su LinkedIn, e voglio condividere il motivo che mi spinge a farlo. Viviamo in un’epoca dove il digitale è onnipresente e accessibile a chiunque, spesso con la percezione che tutto sia semplice e alla portata di tutti. Tuttavia, questa apparente semplicità nasconde insidie che possono portare a un’interpretazione distorta delle proprie competenze.
Troppo spesso mi accorgo di come la rapidità dei cambiamenti tecnologici superi la nostra capacità di comprenderli pienamente. Questo non è solo un problema individuale, ma ha radici profonde in una cultura che, per vendere, deve convincerti che sai già utilizzare ciò che ti viene proposto e che, soprattutto, ne hai bisogno. Questo contribuisce alla diffusione del cosiddetto effetto Dunning-Kruger, per cui tante persone si ritengono esperte in campi che in realtà non padroneggiano affatto.
Io non mi definisco ottimista per natura, ma come mi disse una cara amica, sono un “ottimista beninformato”: é proprio questa consapevolezza che mi spinge a dedicarmi sempre di più alla divulgazione e alla formazione. Non solo perché credo fermamente che il “digitale sia reale”, ma anche perché sono convinto che solo attraverso una maggiore consapevolezza e comprensione possiamo affrontare le sfide di questa era.
È per questo che, ogni volta che posso, cerco di fare la mia parte. Ciò che scrivo qui su LinkedIn è diventato per me un modo per contribuire a questo proposito: non ho la pretesa di rivelare verità o dare chissà quali contributi ma spero di poter contribuire in qualche modo a divulgare e diffondere idee e contenuti che aiutino le persone a navigare con maggiore competenza e fiducia nel mondo digitale.