Nell’ultima puntata del suo podcast Paolo Attivissimo ha raccontato come i dati di alcune app di tracciamento mestruale siano stati diffusi a discapito della #privacy i chi le utilizza: datori di lavoro o autorità, hanno potuto avere accesso a informazioni personali, quanto mai intime e hanno potuto utilizzarle per valutazioni e indagini.

La #tecnologia oggi permea ogni aspetto della nostra vita. Le app di tracciamento, concepite per motivi di sicurezza o di salute pubblica, possono facilmente trasformarsi in strumenti di sorveglianza invasiva: nel suo libro “Il capitalismo della sorveglianza”, Shoshana Zuboff ci dice che ogni applicazione digitale che può essere utilizzata per sorveglianza e controllo sarà utilizzata per sorveglianza e controllo e questo significa che quando i dati personali vengono raccolti, analizzati e utilizzati senza la consapevolezza degli individui si finisce spesso per parlare di violazione dei #diritti #fondamentali.

Attivissimo riflette sul fatto che questo caso risponde a chi chiede “Ma che male c’è a dare qualche dato personale a un’app? Cosa vuoi che se ne facciano? Io non ho niente da nascondere

È un errore comune pensare che la privacy sia una paranoia degli informatici: la privacy è un diritto umano fondamentale e la protezione dei dati personali non riguarda chi ha qualcosa da nascondere, ma tutti, anche perché non possiamo sapere se ciò che oggi è permesso e lecito lo sarà anche domani. In molti stati degli Stati Uniti, dopo che la Corte Suprema ha abolito la sentenza “Roe v. Wade”, presupposto al diritto federale all’aborto, questa pratica è stata resa illegale e i dati di tracciamento di queste app sono diventati potenziali indizi di reato.

Attivissimo conclude con una citazione di Hyppönen: “possiamo forse fidarci dei nostri governi attuali… ma ci fidiamo ciecamente di qualunque possibile governo futuro, di un governo che potremmo avere fra cinquant’anni?”

Quanti dati condividiamo quotidianamente? Dati sulla salute, abitudini di consumo, spostamenti, comunicazioni private. Questi dati possono essere usati per manipolare, controllare e discriminare. Come cittadini, dobbiamo essere consapevoli e responsabili delle nostre azioni online.

La #consapevolezza è il primo passo verso la protezione dei nostri diritti.

Non dimentichiamo mai che la democrazia si basa sul rispetto dei diritti individuali. Quando questi diritti vengono compromessi, la stessa democrazia è a rischio.

#Privacy

Per chi volesse la trascrizione e il link alla puntata del podcast sono disponibili su questa pagina: https://attivissimo.blogspot.com/2024/05/podcast-rsi-app-di-tracciamento.html?m=1

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