Matteo Flora ha aperto così il suo intervento alla presentazione della Mappa dell’Intolleranza 7, ed è difficile pensare a un’introduzione più calzante.
Questa mappa, realizzata da Vox Diritti con il contributo dell’Università Statale di Milano e Sapienza, è una bussola dolorosa: ci dice che le persone con disabilità sono oggi la seconda categoria più odiata sui social in Italia. Mai così alto, mai così diffuso.
📍 200.339 tweet monitorati, con un tasso di negatività del 33,95%.
Ed è una mappa che, proprio come nell’orienteering, ci obbliga prima di tutto a capire dove siamo.
⚠️ Flora ha sottolineato un passaggio decisivo: l’odio online non è solo uno specchio del reale. È il risultato di dinamiche complesse, in cui l’algoritmo gioca un ruolo centrale. Per anni, le piattaforme hanno amplificato contenuti inclusivi. Ora non più.
Il risultato? Una caduta della reach per le associazioni e una visibilità sproporzionata per i discorsi d’odio. Ma attenzione: non è detto che siano aumentati gli haters. Forse, semplicemente, non c’è più un filtro a contenerli.

💥 Questo ci lascia un interrogativo inquietante: quanto di ciò che vedevamo era reale, e quanto era solo una distorsione algoritmica?
La mappa ce lo dice chiaramente: l’odio verso la disabilità non è circoscritto. È ovunque. E colpisce con parole pesanti, che credevo relegate a un triste, per quanto recente, passato.

📉 È giunto il tempo di smettere di pensare che l’intolleranza sia un rumore di fondo. È un sintomo, e sempre più spesso un’azione.
📊 È tempo di dati, consapevolezza e strategie. Perché una mappa, da sola, non serve. Ma può diventare un asset fondamentale. Per evitare di mettere il piede su una mina. O per decidere, finalmente, dove vogliamo andare.
📌 Immagine: infografica Vox Diritti sulla disabilità

Il link alla mappa e ai dati: https://www.voxdiritti.it/la-nuova-mappa-dellintolleranza-7/

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