Lo #ShadowIT è sinonimo di rischi associati all’uso non gestito della tecnologia. Oggi ne vediamo una nuova declinazione che, per analogia, possiamo definire ShadowAI.

La democratizzazione delle intelligenze artificiali generative ha permesso una crescente adozione di queste tecnologie, che spesso avviene in modalità self-service, senza una governance adeguata. Questa tendenza può rappresentare un rischio significativo per le organizzazioni.

Ma che cos’è la ShadowAI?
La ShadowAI è l’uso non ufficiale o non regolamentato di strumenti di AI all’interno delle organizzazioni. Dipendenti intraprendenti possono iniziare a utilizzare AI generative per automatizzare compiti, creare contenuti o analizzare dati senza una governance centralizzata che definisca processi, prassi o anche solamente quali strumenti adottare.

Quali sono i potenziali rischi?

  1. Sicurezza dei Dati: La scelta e l’uso di strumenti di AI, se non concertati da entità competenti, può portare a problematiche nella gestione dei dati, esponendo l’azienda a rischi di violazioni e perdita di informazioni.
  2. Conformità: Senza governance è difficile garantire che le applicazioni di AI rispettino le normative e le politiche aziendali, a discapito della conformità.
  3. Qualità e Affidabilità: Strumenti di AI non gestiti potrebbero produrre risultati inaffidabili o di bassa qualità, influenzando negativamente i processi.

Cosa possono fare le organizzazioni?
Un approccio allarmistico o proibizionista, con ogni probabilità, finirebbe per incentivare quei comportamenti che alimentano il fenomeno. È fondamentale invece promuovere una riflessione consapevole che coinvolga tutta l’organizzazione:

  • Monitoraggio Proattivo: Identificare e comprendere le necessità dei dipendenti aiuta a prevenire l’adozione di soluzioni fai-da-te.
  • Formazione e Sensibilizzazione: Educare le persone su rischi e opportunità delle AI generative favorisce un uso responsabile.
  • Strumenti Centralizzati: Se possibile, fornire piattaforme di AI approvate e gestite, assicurando al contempo flessibilità e innovazione.

Quali sono le vostre esperienze con la ShadowAI? Avete già affrontato queste sfide nelle vostre organizzazioni?
E vi siete mai interrogati, non tanto sulla possibilità, quanto più sul numero di vostri colleghi che effettivamente stanno già utilizzando questi strumenti in modalità self-service?

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